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Medjugorje Libro GialloVi supplico ascoltate i miei messaggi e viveteliOther languages: English, Italiano
Data: 7 novembre 2006 , Ultimi aggiornamenti 13 marzo 2008 Autore: Dr. Fra Slavko Barbarić, OFM , Fra Tomislav Vlašić, OFM Categoria: Libri con Premissime Riflessione , Libri , Sacerdoti di Medjugorje Contenuto dell'articolo
Meditazioni (sui Messaggi) di P. Tomislav Vlasic e P. Slavko Barbaric - Anno 1986 Io credo che noi, tutti quanti, se vogliamo essere veri pellegrini, dobbiamo fare questo passo, anche se le potenze del mondo ci schiacciano, ci costringono: offrire con la pace le nostre vite e continuare a vivere questa offerta umilmente. Soltanto così Dio sarà glorificato in noi. Penso che questo è molto importante, perché tutti noi siamo pronti a fare la lotta per la Madonna, a discutere, a tirare le conclusioni logiche, a portare gli argomenti umani, ma tutto quello è di poca importanza. Dobbiamo riflettere, dobbiamo portare una chiarezza anche umana, ma in fondo è Dio che agisce e, quando non abbiamo nessuna forza umana, anche lì dobbiamo rimanere in pace, sicuri che Dio vincerà. Perché tutti noi vogliamo un trionfo, un trionfo sulla terra, ma il trionfo sulla terra non ci sarà: soltanto chi si offrirà, come si è offerto Gesù, arriverà ad un trionfo nel Cielo. Qui sulla terra l'unico trionfo è di offrire la nostra vita, affinché il nostro fratello sia salvato. (P. Tomislav Vlasic - 8 febbraio 1986) L'amore è l'unica forza che salvaIl 25 febbraio Vicka era proprio splendida nell'aspettare la Madonna. Era diversa dagli altri veggenti, perché erano cinquanta giorni che non La vedeva. Dopo l'apparizione Marija disse: « Noi altri veggenti era come se non ci fossimo, perché Vicka in continuo ha parlato con la Madonna durante l'apparizione ». Vicka era molto, molto felice. Le ho chiesto: « Perché sei felice? ». Mi ha risposto: « Perché ho visto di nuovo la Madonna ». « E coloro che non vedranno mai il volto di Dio? ». « Non parliamo di questo », rispose, perché proprio in quell'incontro con la Madonna si è visto che cosa significa incontrare la Madonna, incontrare Dio, vedere il volto di Dio. lo di solito dico ai pellegrini che Vicka con quell'apparizione ha ripreso tutte e due le grazie: la prima di vedere la Madonna e l'altra di soffrire per la Madonna, perché veramente si vede che Vicka ha il compito di soffrire. E soffre molto anche in questi giorni. Adesso faccio una riflessione con voi. La cosa più importante per tutti noi è di accogliere la Madonna. Non è uguale dire: « lo credo alla Madonna' o io accetto le apparizioni ». Con le apparizioni a noi uomini vengono date le grazie particolari e noi siamo in grado di accettare un annuncio concreto per la salvezza. Con l'apparizione della Madonna vengono date delle grazie particolarissime, perciò è molto importante accogliere le apparizioni, accogliere e vivere i messaggi. Se poi noi veramente accettiamo la presenza della Vergine, accettiamo che è venuta a chiamare il mondo alla pace, per salvarlo, allora ci metteremo sulla strada della salvezza e porteremo avanti la salvezza. In questo ultimo. periodo la Madonna ci ha invitati ad offrire i nostri piccoli - dice « piccoli » - sacrifici a Lei e ad unirli in un'offerta che Lei farà al Padre, e aggiunge: « Sarete premiati di questo ». Quando la Madonna dice « piccoli sacrifici », se noi offriamo piccoli sacrifici abbiamo offerto tutto. Purtroppo nella nostra vita ci sono molti, molti sacrifici inutili, molti sacrifici che pesano, molti sacrifici che non ci portano avanti, molti sacrifici piccoli che ci distruggono, invece potrebbero essere un'energia bellissima, una energia formidabile. Molte persone dicono di essere pronte, che sarebbero pronte a sopportare grandi sacrifici per Dio, ma è una illusione. Vivere i sacrifici quotidiani vuol dire vivere preparati anche ai grandi sacrifici. Se noi non siamo pronti a vivere i sacrifici piccoli, vuol dire che non siamo pronti per le grazie maggiori, che non siamo pronti per i sacrifici più pesanti. Noi dobbiamo partire dal nostro quotidiano, perciò anche dai sacrifici quotidiani ed offrirli a Dio. È molto importante: se noi non offriamo questi sacrifici piccoli a Dio, allora rimaniamo senza la speranza; senza la speranza non si va avanti, perché ogni sacrificio che produce amarezza dentro di noi chiude la possibilità alla speranza, non le permette di crescere. Voglio spiegarmi un po'. Quando voi avete delle difficoltà, delle disgrazie, potete vivere due atteggiamenti. Un atteggiamento che vi distrugge: sono debole, sono distrutto, sono ammalato, sono inutile, non posso cambiarmi; e comincia un lamento, un'autodistruzione. Questo ci porta anche a un egoismo, a un modo molto negativo, ci chiude dentro la nostra debolezza, ci chiude nella nostra schiavitù. Però voi potete vivere un altro atteggiamento con i vostri sacrifici: « Signore, sono nulla! Signore, posso fare poco, ma sto a disposizione. -Ecco, ti offro la mia amarezza, ti offro i miei dolori, ti offro il mio nulla, te li offro con gioia, con serenità, con pace ». Con questo atteggiamento voi siete sulla strada di essere guariti, prima di tutto interiormente, e poi siete sulla strada di aiutare gli altri. Sotto una disgrazia, sotto una catastrofe personale, sotto una malattia, sotto un'amarezza c'è una energia bellissima quando si offre a Dio; allora la nostra amarezza si trasforma in dolcezza e noi offriamo questa dolcezza agli altri, noi diventiamo una fonte di dolcezza per gli altri. Vedete, se non capite questo non sarete in grado di capire neanche la giornata di domani e la settimana che c'è davanti a noi, l'ultima settimana della nostra Quaresima. Secondo me, è l'ultima settimana della nostra Quaresima. Dalla domenica delle Palme noi dobbiamo essere pronti. a cominciare la celebrazione. E il punto più profondo è il Vangelo di domani: vivere la misericordia di Dio verso gli altri. Gesù salva una prostituta, la rialza, la risuscita. Da parte nostra se noi arriviamo a un atteggiamento di risuscitare gli altri, di risuscitare i peccatori, di amarli, di capirli, di aver la forza di alzarli, allora saremo buoni cristiani. Tutto quello che la Madonna sta preparando qua dentro il cuore dei pellegrini, è di muoverci verso la misericordia, di salvare gli altri. È molto importante per voi pellegrini capire che voi non siete qua questa sera per chiedere solamente per voi: « Dammi questo, dammi quello ». No, offrite al Signore, offrite con serenità la malattia, le vostre difficoltà, offrite tutto a Dio, Allora dentro le vostre anime verrà una dolcezza con cui voi sarete guariti interiormente e nello stesso tempo potrete guarire gli altri. Portare i messaggi agli altri vuol dire guarire gli altri. Non è facile questo. Tutti facciamo degli sbagli su questo punto. Vi porto un esempio. Alcune settimane fa ho parlato con una mamma piena di amarezza: suo figlio ha trovato una ragazza non battezzata, atea; non ubbidiva, non andava in chiesa. Il ragazzo disse alla mamma: « lo sposo questa ragazza. La ragazza è incinta, io la prenderò con me ». La mamma è venuta da me a chiedere consiglio. La mamma, brava cattolica, va ogni domenica a Messa, prega molto, ma parlando con lei ho scoperto che non è più cattolica: sì, va in chiesa, prega, però ha indurito il suo cuore. Era pronta a vedere suo figlio morto piuttosto che sposato a quella ragazza. Dentro al suo cuore c'era una amarezza terribile. Ho capito perché suo figlio era tanto amareggiato e non voleva andare in chiesa, e ho detto: « Signora, il tuo compito di cristiana è prima di tutto di amare e di perdonare. Tu devi amare tuo figlio. Se tu lo vedessi distrutto in un incidente stradale che cosa faresti per lui? ». Naturalmente lo sappiamo, la mamma sarebbe pronta ad aiutarlo. Ho detto: « Signora, tuo figlio è in una disgrazia più profonda, devi aiutarlo ». « Ma come? » disse. « Devi amarlo e devi perdonarlo ». La signora si è cambiata un pochettino ed ha parlato con suo figlio. Adesso suo figlio mi ha portato la ragazza che vuol essere battezzata e vuol vivere da cattolica. Vedete, in fondo noi dobbiamo capire che l'amore è l'unica forza che salva gli altri, però l'amore va manifestato in modo particolare quando in concreto dobbiamo capire un peccatore, quando in modo concreto possiamo perdonare. Il perdono, secondo me, è l'amore più profondo, quando dentro l'amarezza del peccatore noi possiamo mettere la dolcezza di Dio, la comprensione, quando possiamo abbracciare la persona perduta. Ecco, la domenica di domani ci invita a questo: la settimana che c'è davanti a noi è la settimana in cui dobbiamo aprirci a questo amore di perdono, così dopo capiremo cosa vuol dire sacrificare la propria vita per gli altri, come vedremo nei giorni prima di Pasqua. Oggi si festeggia un santo: si chiama S. Clemente Maria. C'è un episodio della sua vita che mi piace molto. Non era un bravo predicatore, non parlava bene, però tutta la gente accorreva a lui. Allo stesso tempo era un povero che andava a raccogliere qualche cosa per i poveri: si metteva all'angolo di una casa oppure in una trattoria a chiedere per i poveri. Una volta in una trattoria ha chiesto ai presenti qualche cosa per i poveri: si è alzato un ospite e gli ha sputato in faccia. E il santo ha detto col sorriso: « Ma questo è per me, mi darai qualche cosa per i miei poveri? ». Allora quell'ospite lo guardò, prese il portafoglio e gli consegnò per i poveri tutto il denaro che aveva. Ecco, penso che il nostro amore e la nostra misericordia devono essere così: essere pronti a offrire tutto per gli uomini, per i poveri, per i peccatori, non essere disturbati mai. La nostra fede, la nostra speranza, il nostro amore devono essere saldi, forti e, anche se noi incontriamo delle difficoltà sulla strada per convertire gli altri, dobbiamo rimanere in pace, con fiducia in Dio, chiedendo continuamente la loro salvezza. Questo possiamo fare, pregando, incontrando le persone. A ciascuno di noi sarà insegnato dal Signore attraverso la preghiera, attraverso la riflessione interiore se saremo docili allo Spirito Santo. Perciò vi invito di nuovo a quello che la Madonna ci ha imposto: pregare, digiunare, riflettere, convertirci. Così, facendo il cammino che la Madonna ci ha indicato, prepareremo la strada per i peccatori e sempre di più ci sarà gente che camminerà verso la salvezza. (P. Tomislav Vlasic - 15 marzo 1986) Precedente : « Prendete le vostre croci con gioia » Successive : « Eccomi, sono la serva del Signore » | | |||
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Perché Dio possa vivere nei vostri cuori, dovete amare. |